E' uscito il nuovo libro
di Maria Pina Ciancio a cura dell'Associazione
Culturale LucaniArt con interventi interni di Anna Maria Curci, Abele
Longo e una stampa illustrata di Stefania Lubatti.
"Come non essere di parte dinanzi a una strada che spianandosi con grazia conduce teneramente alla meta. Ogni volta che una lettura intrattiene, in fondo aspiriamo a questo, sebbene nel mentre ci lasciamo cullare osservando con dovizia il suo paesaggio, che sia limpido o nebbioso, è questo che cerchiamo. Una meta compiuta, illuminante, dove grati e sfamati riposare con la certezza di una risposta nuova. Oltre l’ultimo verso di Tre fili d’attesa di Maria Pina Ciancio, ho trovato esattamente questo. L’esposizione poetica volta a una terra mai sepolta, pulsante come coscienza in sé, circondata da volti reali, tangibilmente compresi e amati e da luci sorelle molto care al mio sguardo. Nessuna ovvietà, nessuna imboscata nella sua poesia che fa del quotidiano quadri incisi sulla pelle. Solo devoto e umano splendore". (Marina Minet)
Talvolta basta uscire per strada
per riannodare gli orli
sfilacciati di un pensiero
Dopo
la guerra dell’inverno
c’è
chi parte e c’è chi resta
(…)
Gennaro
e Vincenzino
sillabano
il tempo
in
anelli di fumo irregolare
e
aspettano i ritorni
tra
la ringhiera scorticata
e
i gerani smarriti al grande cielo
*
C’è odore di fresco e di pulito la
mattina
quando esci sull’orlo spiegato della
strada
odore di pane e di giornali
e voglia di trovarsi dentro un’altra storia
magari in quella del barbiere
scampato ieri notte all’aggressione
che fischietta spensierato sollevando la
persiana
*
Ci sono notti difficili da dormire qui
per quel piccolo cane a tre zampe del
vicino
che abbaia in cima alle scale
e rivendica ai passanti
l’equilibrio sbilanciato e senza nome
della strada
poesie 2006-2007
(pag. 6)
Poesie
tratte da Tre fili d’attesa di Maria Pina Ciancio, a cura dell’Associazione
Culturale LucaniArt, settembre 2022
Maria Pina Ciancio di origine lucana è nata a
Winterthur (CH) nel 1965. Trascorre la sua infanzia tra la Svizzera e il Sud
dell’Italia, dove ha vissuto coniugando la passione per l’insegnamento a quella
per la poesia e la scrittura. Viaggia fin da quand’era giovanissima alla
scoperta dei luoghi interiori e dell’appartenenza, quelli solitamente
trascurati dai flussi turistici di massa, in un percorso di riappropriazione
della propria identità e delle proprie radici. Ha pubblicato testi che spaziano
dalla poesia, alla narrativa, alla saggistica. Tra i sue raccolte poetiche più
recenti ricordiamo Il gatto e la falena (Premio Parola di Donna, 2003), La
ragazza con la valigia (Ed. LietoColle, 2008), Storie minime e una
poesia per Rocco Scotellaro (Fara Editore, 2009), Assolo per mia madre (Ed.
L’Arca Felice, 2014) Tre fili d’Attesa (LucaniArt,
2022). Ha vinto diversi premi e d è inserita in antologie e riviste di settore.
Dal 2007 è presidente dell’Associazione Culturale LucaniArt.
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