Il barista stasera ha acceso un braciere per festeggiare la primavera di maggio. C'è uno spiedo di carne e ortaggi, e sotto la cenere, patate piccole e lucide. Sono crani emersi tra minute catastrofi. Il sangue sgoccia, a tratti rasenta la corteccia del pane.
Sono dentro una calma di quiete profonda. Sotto il cielo, forse il peso di un volo leggero Al buio, al vento che mi sciuga i gomiti.