martedì 29 maggio 2007

Dolcissimo è rimanere di Patrizia Cavalli


Dolcissimo è rimanere
e guardare nella immobilità
sovrana la bellezza di una parete
dove il filo della luce e la lampada
esistono da sempre
a garantire la loro permanenza.

[Patrizia Cavalli -da Poesie]

giovedì 24 maggio 2007

In più si portano dentro di Remo Rapino


Sono uccelli strani e senza ali
gli uomini, in più si portano dentro
la fatica del sogno e le luci al neon,
a volte scrivono con la mano destra
lettere che vanno lontano per dire
che stanno bene, la sera ascoltano
voci per non sentirsi soli, fanno
piccole cose, tirare pietre nell'acqua
ad esempio dalla riva nuda del mare.
E consumano il tempo graffio a graffio
regni invisibili invocando e nomi
o semplicemente un inverno più chiaro.

[Remo Rapino -La vita buona]

giovedì 17 maggio 2007

Spezzi il pane con gesti lenti di Domenico Cipriano

.
Spezzi il pane con gesti lenti
quasi a moltiplicare il tempo
sfamare gratitudine di affetti
e la Fede ci consola oltre le grate
col pane divenuto il nostro tempo
consacrato, il rifugio dai bisogni
la pace clandestina nell’Eterno.


[Domenico Cipriano - da Il pane e il saio, la prima luce]

martedì 15 maggio 2007

Un cenno appena di Francesco Scarabicchi


Scegli chi se ne va, chi non rimane
oltre l’ora di cena e si congeda
con l’umiltà discreta che non parla,

un cenno appena con la mano, il gesto
stabilito da sempre e inconfessato.

Così fu o così almeno lo rammento,
lui che s’alzò guardando già la porta,

sorridendo gentile come in sogno,
lasciando quella stanza e una città

che nemmeno s’accorse del suo viso.

[Francesco Scarabicchi -da L’esperienza della neve]

mercoledì 9 maggio 2007

Aspetta che scenda la temuta notte di Antonella Anedda


Aspetta che scenda la temuta notte, che scompaia
la luce dal crepuscolo, e ruoti
la terra sul suo asse.
Questa è la verità di questa sera incerta
sui cespugli di acacie e sulle case
questa è la sua misura – un acro di deserto.

Sopporta i tuoi pensieri dentro il buio
che avanzino in fitte di memoria.
Puoi schierarli fino a crinali di spavento
fissarli vacillare quando la pianura si oscura
attenderne il ritorno ora che il cane tace
e la mente si spegne
per un attimo forma senza male
anima del geranio
teso sulla ringhiera.


[Antonella Anedda - da Notte di pace occidentale]

lunedì 7 maggio 2007

La gabbia d’oro di Paola Loreto


Le volte che ho seguito con le dita
sazie il profilo di una spalla
che conosco, dove l’osso
sbalza appena alla fine
di un declivio lento.

Le volte che ho sentito quelle dita
cercare l’osso del fianco dove
amavano posare la mano
nella bella stagione.

Non le conto più. Le volte, dico,
che ti ho voluto tanto
da infettarmi il corpo.
Si era riconosciuto, salubre,
in quel tuo passo singolare
e un po’ inclinato.


[Paola Loreto -da L'acero rosso]

domenica 6 maggio 2007

L’approdo di Giusy Verbaro


Guarda come le correnti
disegnano l’approdo.
Non c’è motivo ora
di ritornare al nodo
dei persi sentimenti,
delle sbiadite strade,
agli ancoraggi lenti
dei vecchi porti franchi.

[Giusi Verbaro - da Poesie 2004]

martedì 1 maggio 2007

Cerco il perno Biagio Salmeri


Cerco il perno
intorno al quale ruoti la mia vita

il cardine della porta
con su scritto il nome
l’asse della maniglia
per lo scatto del respiro
l’albero dove la vela dell’umore gira
secondo i venti
e il fulcro
d’ogni moto dell’animo

il gambo su cui il fiore segue il sole
prima di marcire.

[Biagio Salmeri - da L'esatta cubatura del vuoto]