<< La felicità è proprio questo,
questo distendersi della mappa che ci ha visti dentro alle cose,
dentro alla vita, sui treni
-i treni presi di notte, col freddo,
col caldo, con la camicia sudata,
i treni presi di corsa, i treni presi senza biglietto.
Alzate la musica, per favore,
mettete una di quelle musichette felici
che ci sono alla radio certe notti
-e offrite da bere anche a quell'uomo
che si piega in due nella cenere.
Non è poi stato così male girare certe notti,
aver visto i mari respirare in tutti i modi
e non essersi mai risparmiati,
non essersi mai tirati indietro quando c'era da entrare
nella disperata bellezza del mondo.>>
[Andrea Di Consoli -Discoteca]
Nella mia terra mi guardo come dentro un baciledove si è infeltrito l'oceano.Mi tinge il dito se la toccoe me lo fa alberocon le radici in cima che bucano il cielo.[Anna Maria Farabbi - da Adlujè]
Preferisco venire dal silenzioper parlare. Preparare la parolacon cura, perché arrivi alla sua spondascivolando sommessa come una barca,mentre la scia del pensierone disegna la curva.La scrittura è una morte serena:il mondo diventato luminoso si allargae brucia per sempre un suo angolo. [Valerio Magrelli -da Ora serrata retinae]
Dolcissimo è rimaneree guardare nella immobilitàsovrana la bellezza di una paretedove il filo della luce e la lampadaesistono da semprea garantire la loro permanenza.[Patrizia Cavalli -da Poesie]
Sono uccelli strani e senza aligli uomini, in più si portano dentrola fatica del sogno e le luci al neon,a volte scrivono con la mano destralettere che vanno lontano per direche stanno bene, la sera ascoltanovoci per non sentirsi soli, fannopiccole cose, tirare pietre nell'acquaad esempio dalla riva nuda del mare.E consumano il tempo graffio a graffioregni invisibili invocando e nomio semplicemente un inverno più chiaro.[Remo Rapino -La vita buona]
.Spezzi il pane con gesti lentiquasi a moltiplicare il tempo
sfamare gratitudine di affetti
e la Fede ci consola oltre le grate
col pane divenuto il nostro tempo
consacrato, il rifugio dai bisogni
la pace clandestina nell’Eterno.[Domenico Cipriano - da Il pane e il saio, la prima luce]