IV.
Non mi lascerai annegare
quando il vento sfuma gli scogli
e la luce ferisce
le pupille dei gabbiani
non lasciarmi affondare
ora che sono la tua preghiera disperata
e al ciel sereno
quella gratuita bestemmia
afferrami le dita
e conducimi a te
oltre le tue mani ci sono già stata
credimi
il porto è una grande menzogna
con navi pericolanti
che sanno di ruggine
e di acido che ti porti addosso
quando non distingui il sudore
dalle onde o dalle lacrime
(Griselda Doka, da Solo brevi domande esiliate, Fara Editore 2015)
Non mi lascerai annegare
quando il vento sfuma gli scogli
e la luce ferisce
le pupille dei gabbiani
non lasciarmi affondare
ora che sono la tua preghiera disperata
e al ciel sereno
quella gratuita bestemmia
afferrami le dita
e conducimi a te
oltre le tue mani ci sono già stata
credimi
il porto è una grande menzogna
con navi pericolanti
che sanno di ruggine
e di acido che ti porti addosso
quando non distingui il sudore
dalle onde o dalle lacrime
(Griselda Doka, da Solo brevi domande esiliate, Fara Editore 2015)
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