venerdì 17 luglio 2009

Notturno di Alfonso Gatto


I bambini che toccano il clamore

e le spoglie invisibili di piume
che vanno al proprio lume.
Forse l'amore è sempre un altro amore
e l'odore del ricordo un altro odore,
di là dove nei muri voce a voce
s'ccostano le case, dove al buio
fresco dei baci la stradina è stretta,
sempre più stretta. Resta il tremolio
della notte con noi, nelle tue braccia.

[Alfonso Gatto - da Ultime poesie]

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un ricordo.
In occasione del centenario della nascita (Salerno, 17 luglio 1909 – Capalbio, 8 marzo 1976)