sabato 30 maggio 2009

Non ho avuto sorelle di Fernanda Ferraresso

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Non ho avuto sorelle
Non ho avuto fratelli
Mia madre mi ha lasciato tre volte in questa vita

prima di abitarmi
Anche nel padre lo stesso segno mi ha invaso.
Ho avuto tre figli e tanti
tanti altri che non lo erano
hanno scritto in me
le pagine anagrafiche
di una vera parentela
che si allarga trovando gli anelli
di innumerevoli matrimoni maternità
paternità e sorellanza
che indosso in tutto il corpo
come gli anelli di una spina
vertebra candida e sonora
che finalmente mi regge

[Fernanda Ferraresso - da Migratorie non sono le vie degli uccelli]

5 commenti:

Anonimo ha detto...

E' bella questa apertura della poetessa a tutte le parentele del mondo! E'simbolo di un legame cosmico; di un' identità non ripiegata su stessa, ma disponibile all' infinito ad un' accoglienza dell'altro, chiunque esso sia, feconda e vitale che dà senso all' esistere.

Rosaria Di Donato

Nic ha detto...

sono arrivato qui da lucaniart. una magnifica sorpresa questa poesia. Nic

fernirosso ha detto...

Grazie Mapi della bella sorpresa.Passo di rado in facebook,oltre al periodo pieno di incombenze,tenere il blog di cartesensibili è un impegno maggiore che tenere solo il mio personale.
Grazie anche a Rosaria e a Nic, per la loro attenzione, questo testo voleva proprio affermare l'accoglienza al posto della chiusura.In questi giorni in cui molti che arrivano in cerca di una vita meno indegna da vivere sono scacciati come indesiderati. Se ognuno di noi, che viaggia, nelle loro terre, non fosse ammesso, nemmeno come turista, forse si capirebbe nche solo in piccolissima,modestissima parte che cosa significa non avere accoglienza.
Grazie ancora,ferni

MAPI ha detto...

bella tutta, ma la chiusa (che è leggerezza, sostegno e -nuovamente-apertura) la da un tocco di magia e di significanza altra e inaspettata

Attolico Leopoldo ha detto...

E' raro- come in questo caso - incontrare l'autoreferenzialità più preoccupata di dire che di dirsi, nella misura defatigante e antisentimentale di un ego in ottimi rapporti con Spirito e Ragione .
Il risultato è un testo molto godibile, di bella espressività


leopoldo attolico