Scegli chi se ne va, chi non rimaneoltre l’ora di cena e si congeda
con l’umiltà discreta che non parla,un cenno appena con la mano, il gesto
stabilito da sempre e inconfessato.Così fu o così almeno lo rammento,
lui che s’alzò guardando già la porta,sorridendo gentile come in sogno,
lasciando quella stanza e una cittàche nemmeno s’accorse del suo viso.
[Francesco Scarabicchi -da L’esperienza della neve]
Aspetta che scenda la temuta notte, che scompaia
la luce dal crepuscolo, e ruoti
la terra sul suo asse.
Questa è la verità di questa sera incerta
sui cespugli di acacie e sulle case
questa è la sua misura – un acro di deserto.
Sopporta i tuoi pensieri dentro il buio
che avanzino in fitte di memoria.
Puoi schierarli fino a crinali di spavento
fissarli vacillare quando la pianura si oscura
attenderne il ritorno ora che il cane tace
e la mente si spegne
per un attimo forma senza male
anima del geranio
teso sulla ringhiera.[Antonella Anedda - da Notte di pace occidentale]
Le volte che ho seguito con le dita
sazie il profilo di una spalla
che conosco, dove l’osso
sbalza appena alla fine
di un declivio lento.
Le volte che ho sentito quelle dita
cercare l’osso del fianco dove
amavano posare la mano
nella bella stagione.
Non le conto più. Le volte, dico,
che ti ho voluto tanto
da infettarmi il corpo.
Si era riconosciuto, salubre,
in quel tuo passo singolare
e un po’ inclinato.[Paola Loreto -da L'acero rosso]
Guarda come le correnti
disegnano l’approdo.
Non c’è motivo ora
di ritornare al nodo
dei persi sentimenti,
delle sbiadite strade,
agli ancoraggi lenti
dei vecchi porti franchi.
[Giusi Verbaro - da Poesie 2004]
Cerco il perno
intorno al quale ruoti la mia vita
il cardine della porta
con su scritto il nome
l’asse della maniglia
per lo scatto del respiro
l’albero dove la vela dell’umore gira
secondo i venti
e il fulcro
d’ogni moto dell’animo
il gambo su cui il fiore segue il sole
prima di marcire.
[Biagio Salmeri - da L'esatta cubatura del vuoto]