Le volte che ho seguito con le dita
sazie il profilo di una spalla
che conosco, dove l’osso
sbalza appena alla fine
di un declivio lento.
Le volte che ho sentito quelle dita
cercare l’osso del fianco dove
amavano posare la mano
nella bella stagione.
Non le conto più. Le volte, dico,
che ti ho voluto tanto
da infettarmi il corpo.
Si era riconosciuto, salubre,
in quel tuo passo singolare
e un po’ inclinato.[Paola Loreto -da L'acero rosso]
Guarda come le correnti
disegnano l’approdo.
Non c’è motivo ora
di ritornare al nodo
dei persi sentimenti,
delle sbiadite strade,
agli ancoraggi lenti
dei vecchi porti franchi.
[Giusi Verbaro - da Poesie 2004]
Cerco il perno
intorno al quale ruoti la mia vita
il cardine della porta
con su scritto il nome
l’asse della maniglia
per lo scatto del respiro
l’albero dove la vela dell’umore gira
secondo i venti
e il fulcro
d’ogni moto dell’animo
il gambo su cui il fiore segue il sole
prima di marcire.
[Biagio Salmeri - da L'esatta cubatura del vuoto]
Il barista stasera ha acceso un braciereper festeggiare la primavera di maggio.C'è uno spiedo di carne e ortaggi, esotto la cenere, patate piccole e lucide.Sono crani emersi tra minute catastrofi.Il sangue sgoccia,a tratti rasenta la corteccia del pane.Sono dentro una calma di quiete profonda.Sotto il cielo, forse il peso di un volo leggeroAl buio, al vento che mi sciuga i gomiti.[Alfonso Guida -da Poesie]
Ho la mente coltivatacome una piantagione.A seconda del semeil suolo si colorae come nella linguaogni zona ha un sapore.Il mio pensiero è una terrazzaaperta su me stesso.O forse è solamente l’impressionedei sensi che confondecome fanno le dita accavallateuna cosa con due.[Valerio Magrelli - da Ora serrata retinae]