sabato 9 agosto 2008
Ti prego, come se di Massimo Sannelli
ti prego, come se, come
ora, per una obbedienza
di nuovo, si prega, e –
e stordisce. dopo assorda
continuamente il bruit
brutale in strada piana: solo
per la vita mancata, per-
ché la vita manca, il si-
lenzio piace. altrimenti,
lampi remoti azzurri d’acciaio
otto anni nove dieci dagli occhi sulla cima della scala,
che al mare è esposta – chi ricorda.
noi perdiamo qui il volto molto amato:
sei tu, eri, sei tu, eri, chi deve venire
[Massimo Sannelli -inedito]
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