venerdì 19 giugno 2009

Destino di Vito Riviello

.
Posato da un corvo sul monte
ebbi desideri di mare,
in forma d’ampio respiro
e devozione marina.
Quante Marie ho perduto
fra le reti dei miti
di carità cristiana.
Qualcuna era bruna e pagana
dalle rose esaltata
rendeva sempre più pallida
la mia speranza.
Metteva i piedi e il sorriso
sulla mia timidanza.

[Vito Riviello - da Scala condominiale]

3 commenti:

  1. Commovente coincidenza che sia ovvero sentito omaggio e ricordo, questa poesia di Vito Riviello che appare nel giorno della sua morte lascia sgomenti e sorridenti (come a lui sarebbe piaciuto)
    Antonio Fiori

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  2. Di fronte a questi versi i vari Cucchi Mussapi Rondoni & Co. sono veramente poca cosa . Chissà se sono capaci di farsene una ragione 'sti palloni gonfiati ...

    leopoldo attolico

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  3. LE TENTAZIONI VITO RIVIELLO
    1a


    Ah vecchio demonio
    per farti arretrare
    bastava un vaderetro
    quando approfittavi
    dell'aprile gentile
    offrivi il volto angelicato
    il petto immenso d'una cognata
    distesa sul prato senza una
    vergogna
    e vi tentavi, tentar non nuoce,
    fiero del tuo tentar
    consapevole che tentando
    facevi il tuo dovere
    pauvre diable
    a volte ansimando riaccendevi
    qualche fiammella di purgatorio
    ma poi dal mortorio sortivano
    i temibili diavoli superiori
    chiusi nel firmamento dei delitti
    e delle pene
    e t'apparivano senza tentarti
    apparendo compivano le seduzioni
    babeliche
    e tu fuggivi astratto
    non compreso nel grande ritratto
    di Satana
    apparso apparecido tu invece
    desaparecido
    i diavoli inossidabili plutonici
    tu povero diavolo platonico
    sui picchi ai crocicchi.


    Dal volume "Apparizioni"
    Rossi & Spera Editori
    Roma , 1989

    leopoldo attolico

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