martedì 20 novembre 2007

E che sono io? di Albino Pierro




E che son io, che sono,
per meritare questo tuo pianto?
Un gomitolo di ferro spinato
ch'è rimasto nel fuoco,
questo sono;
un gomitolo metà cenere e metà brace
che ancor non è capace
di gettare una luce nei dirupi
e ancora si dispera
pensando che là non c'è,
per i tuoi piccoli piedi,
una scala di seta.


E che son io? - E cché sùu iè, cché sùu, / cchi mirité stu chiante tue? / Nu ghiòmmere di ferre spinète / ch'è rumèse nd'u foche, / chiste sùu; / nu ghiòmmere menze cìnnere e menze vrèsce / c'ancore nun p capèce / di le ittè na 'ùcia nd'i drupe / e pure mo s'accìrete / pinzanne c'allè nun c'ète, / cch'i pericèlle tue, / na schehicèlla di sèta.

[Albino Pierro - da I 'nnammurète]

giovedì 8 novembre 2007

Presenza di Antonio Fiori


E’ silenzio dirompente sulle grida

è voce che scardina il silenzio.
Portamento regale nell’assedio
luce notturna, buio che c’illumina.
Come aquila incombe
invece è agnello
-vita inerme che dura.

[Antonio Fiori - Poesia inedita]

mercoledì 24 ottobre 2007

Sei venuta incontro a me di Domenico Brancale


Sei venuta incontro a me
sen'alcun timore
calda più del sole
che non diserta il mare di vuoto
che come te non ha lacci
o come me
sempre

Rimasta sul braciere
la tua lama marchiava ogni istante

Mi affilavo per sempre

Questo lo strazio
questo l'ossario del nostro amore

[Domenico Brancale - da L'ossario del sole]

martedì 16 ottobre 2007

Tocca qui con il dito di Anna Maria Farabbi


Tocca qui ... con il dito con la lingua con quello che vuoi
con il fiato

qui sotto le costole dentro
l'abito
niente nevica rosso sopra il mio nome sciolto
in cui corre io non verbale. Batte moneta pane sale olio.
Verrai fuori dalla mia pelle quando mi feriranno. Ti vedranno
magnifica ... là in terra amore mio. Alla luce
non scritta non parlata nè prendibie.

... primavera trema febbraio
e annuncia.

[Anna Maria Farabbi - da La magnifica bestia]

venerdì 5 ottobre 2007

Per dare movimento di Patrizia Cavalli


Per dare movimento a quel che è fermo
per vincere o per perdere e poi
ricominciare. Si ricomincia sempre
nel gioco delle carte e rovinarsi
è il peggio che possa capitare.
Togliersi al tempo immobile però
o al tempo che si illude di procedere,
confonderlo nel cerchio
diverso eppure uguale
continuando sempre a mescolare.

[Patrizia cavalli - da Poesie]

giovedì 13 settembre 2007

Nun nge só nuvetà mico mije di Assunta Finiguerra


Nun nge só nuvetà mico mije
hanna scannate a lune e u suanghe suje
m'è fenute tutte quande ngape
tengènneme i capidde russe fuoche

Aggia mbagliate re stelle ndò ciele
c'u viende ca me decije de nu re ffuà
cume tu mbaglje re stelle d'u ciele
accussì u cuangre farà cu a menna toje

è granne è granne è granne
l'abbisse ndu è ca me só truwate
è cesterne d'uoglje pe na furmiche
a ggiungle indiane pe nu merle cecate

Non ci sono novità amico mio/ hanno scannato la luna e il suo sangue/ mi è finito tutto sopra il capo/ tingendomi i capelli rosso fuoco// Ho impagliato le stelle nel cielo/ col vento che mi diceva di non farlo/ come tu impagli le stelle del cielo/ così il cancro farà con il tuo seno// è grande è grande è gramde/ l'abisso in cui mi sono ritrovata/ è cisterna di olio per una formica/ la giungla indiana per un merlo cieco.

[Assunta Finiguerra - da Poesie]

giovedì 23 agosto 2007

Il candore delle perle di RIta Bonomo


Sai, il candore delle perle
si tutela solo a contatto con la pelle
Io, ho preso un ago e del ghiaccio
e anestetizzati con cura i lobi
li ho forati -i lobi- con le mie stesse mani:
tre volte il destro, quattro il sinistro
per filtrare l'udito, disperdendolo tra i fori
abituandomi al dolore delle orecchie
ma ancora non so occuparmi di quel candore

[Rita Bonomo - da dìri dìri dànna, litania stolta del diritto e rovescio]

venerdì 17 agosto 2007

Mi hanno impagliata... di Gina Labriola


Mi hanno impagliata
come una sedia
con i miei stessi capelli...

[Gina Labriola - In uno specchio la fenice]

martedì 7 agosto 2007

Siamo fatti di carta di Franco Arminio


Siamo fatti di carta (da parati).
Cambia il disegno, ovviamente, e il muro
a cui siamo appoggiati.


[Franco Arminio -Poesie]

domenica 22 luglio 2007

La felicità è proprio questo di Andrea Di Consoli



<< La felicità è proprio questo,
questo distendersi della mappa che ci ha visti dentro alle cose,
dentro alla vita, sui treni
-i treni presi di notte, col freddo,
col caldo, con la camicia sudata,
i treni presi di corsa, i treni presi senza biglietto.
Alzate la musica, per favore,
mettete una di quelle musichette felici
che ci sono alla radio certe notti
-e offrite da bere anche a quell'uomo
che si piega in due nella cenere.
Non è poi stato così male girare certe notti,
aver visto i mari respirare in tutti i modi
e non essersi mai risparmiati,
non essersi mai tirati indietro quando c'era da entrare
nella disperata bellezza del mondo.>>

[Andrea Di Consoli -Discoteca]

lunedì 25 giugno 2007

Maternità del marrone di Anna Maria Farabbi


Nella mia terra mi
guardo come dentro un bacile
dove si è infeltrito
l'oceano.

Mi tinge il dito se la tocco
e me lo fa albero
con le radici in cima
che bucano il cielo.

[Anna Maria Farabbi - da Adlujè]

martedì 12 giugno 2007

Preferisco venire dal silenzio di Valerio Magrelli


Preferisco venire dal silenzio
per parlare. Preparare la parola
con cura, perché arrivi alla sua sponda
scivolando sommessa come una barca,
mentre la scia del pensiero
ne disegna la curva.
La scrittura è una morte serena:
il mondo diventato luminoso si allarga
e brucia per sempre un suo angolo.

[Valerio Magrelli -da Ora serrata retinae]

martedì 29 maggio 2007

Dolcissimo è rimanere di Patrizia Cavalli


Dolcissimo è rimanere
e guardare nella immobilità
sovrana la bellezza di una parete
dove il filo della luce e la lampada
esistono da sempre
a garantire la loro permanenza.

[Patrizia Cavalli -da Poesie]

giovedì 24 maggio 2007

In più si portano dentro di Remo Rapino


Sono uccelli strani e senza ali
gli uomini, in più si portano dentro
la fatica del sogno e le luci al neon,
a volte scrivono con la mano destra
lettere che vanno lontano per dire
che stanno bene, la sera ascoltano
voci per non sentirsi soli, fanno
piccole cose, tirare pietre nell'acqua
ad esempio dalla riva nuda del mare.
E consumano il tempo graffio a graffio
regni invisibili invocando e nomi
o semplicemente un inverno più chiaro.

[Remo Rapino -La vita buona]

giovedì 17 maggio 2007

Spezzi il pane con gesti lenti di Domenico Cipriano

.
Spezzi il pane con gesti lenti
quasi a moltiplicare il tempo
sfamare gratitudine di affetti
e la Fede ci consola oltre le grate
col pane divenuto il nostro tempo
consacrato, il rifugio dai bisogni
la pace clandestina nell’Eterno.


[Domenico Cipriano - da Il pane e il saio, la prima luce]

martedì 15 maggio 2007

Un cenno appena di Francesco Scarabicchi


Scegli chi se ne va, chi non rimane
oltre l’ora di cena e si congeda
con l’umiltà discreta che non parla,

un cenno appena con la mano, il gesto
stabilito da sempre e inconfessato.

Così fu o così almeno lo rammento,
lui che s’alzò guardando già la porta,

sorridendo gentile come in sogno,
lasciando quella stanza e una città

che nemmeno s’accorse del suo viso.

[Francesco Scarabicchi -da L’esperienza della neve]

mercoledì 9 maggio 2007

Aspetta che scenda la temuta notte di Antonella Anedda


Aspetta che scenda la temuta notte, che scompaia
la luce dal crepuscolo, e ruoti
la terra sul suo asse.
Questa è la verità di questa sera incerta
sui cespugli di acacie e sulle case
questa è la sua misura – un acro di deserto.

Sopporta i tuoi pensieri dentro il buio
che avanzino in fitte di memoria.
Puoi schierarli fino a crinali di spavento
fissarli vacillare quando la pianura si oscura
attenderne il ritorno ora che il cane tace
e la mente si spegne
per un attimo forma senza male
anima del geranio
teso sulla ringhiera.


[Antonella Anedda - da Notte di pace occidentale]

lunedì 7 maggio 2007

La gabbia d’oro di Paola Loreto


Le volte che ho seguito con le dita
sazie il profilo di una spalla
che conosco, dove l’osso
sbalza appena alla fine
di un declivio lento.

Le volte che ho sentito quelle dita
cercare l’osso del fianco dove
amavano posare la mano
nella bella stagione.

Non le conto più. Le volte, dico,
che ti ho voluto tanto
da infettarmi il corpo.
Si era riconosciuto, salubre,
in quel tuo passo singolare
e un po’ inclinato.


[Paola Loreto -da L'acero rosso]

domenica 6 maggio 2007

L’approdo di Giusy Verbaro


Guarda come le correnti
disegnano l’approdo.
Non c’è motivo ora
di ritornare al nodo
dei persi sentimenti,
delle sbiadite strade,
agli ancoraggi lenti
dei vecchi porti franchi.

[Giusi Verbaro - da Poesie 2004]

martedì 1 maggio 2007

Cerco il perno Biagio Salmeri


Cerco il perno
intorno al quale ruoti la mia vita

il cardine della porta
con su scritto il nome
l’asse della maniglia
per lo scatto del respiro
l’albero dove la vela dell’umore gira
secondo i venti
e il fulcro
d’ogni moto dell’animo

il gambo su cui il fiore segue il sole
prima di marcire.

[Biagio Salmeri - da L'esatta cubatura del vuoto]

domenica 29 aprile 2007

Il barista stasera ha acceso un braciere di Alfonso Guida


Il barista stasera ha acceso un braciere
per festeggiare la primavera di maggio.
C'è uno spiedo di carne e ortaggi, e
sotto la cenere, patate piccole e lucide.
Sono crani emersi tra minute catastrofi.
Il sangue sgoccia,
a tratti rasenta la corteccia del pane.

Sono dentro una calma di quiete profonda.
Sotto il cielo, forse il peso di un volo leggero
Al buio, al vento che mi sciuga i gomiti.

[Alfonso Guida -da Poesie]

venerdì 27 aprile 2007

Ho la mente coltivata di Valerio Magrelli


Ho la mente coltivata
come una piantagione.
A seconda del seme
il suolo si colora
e come nella lingua
ogni zona ha un sapore.
Il mio pensiero è una terrazza
aperta su me stesso.
O forse è solamente l’impressione
dei sensi che confonde
come fanno le dita accavallate
una cosa con due.

[Valerio Magrelli - da Ora serrata retinae]

giovedì 26 aprile 2007

Nell'invalicabile minuto di Milo De Angelis


Nell'invalicabile minuto tornano tutti
i giardini della nostra vita, tutte le ombre
che abbiamo calpestato, le foglie,
i saluti, respiri in soprassalto, estati, frasi
che sembravano sepolte, sepolture
che sembravano avvenute

[Milo De Angelis - da Il tema dell'addio]

mercoledì 25 aprile 2007

Primavera interiore di Maria Pina Ciancio


C’è un’allegria taciuta
stamattina per strada

una primavera interiore
tra la neve e il mio respiro
senza versi
che a tocchi leggeri
si posa svagato
nel baricentro dei tuoi occhi


21-4-2004

[Maria Pina Ciancio - da Primavera interiore]

martedì 24 aprile 2007

Niente va altrove di Cesare Viviani


a Bernard Simeone

Niente va altrove
di questa vita finita, e non c'è la fine -
mentre noi per sempre illusi
di rinviarla
o trattenere qualcosa
o superarla -
come dei frutti la polpa matura
si avvia a disfarsi e staccarsi
e anche le foglie
seccano e cadono
ma se laciate a sé
niente muore

[Cesare Viviani - da Passanti]

domenica 22 aprile 2007

Ecco che piove di Silvia Bre


Ecco che piove,
come se da lontano un cuore astrale
lasciasse andare ogni ragionamento,
e noi sentiamo scorrere il minuto
che rincorre il mondo in un pensiero -
ed è il tempo di un bacio, di un saluto.

Di tali cose l'esistenza ha amore

[Silvia Bre - da Le barricate misteriose]

venerdì 20 aprile 2007

Volti di Erri De Luca


Chi ha steso braccia al largo
battendo le pinne dei piedi
gli occhi assorti nel buio del respiro,
chi si è immerso nel fondo di una pupilla
di una cernia intanata
dimenticando l'aria, chi ha legato
all'albero una tela e ha combinato
la rotta e la deriva, chi ha remato
in piedi a legni lunghi:questi sanno
che le acque hanno volti.
E sopra i volti affiorano
burrasche, bonacce, correnti
e il salto dei pesci che sognano il volo.

[Erri De Luca -da Opera sull'acqua e altre poesie]

giovedì 19 aprile 2007

Restare immoti ai bordi di Giusi Verbaro


Restare immoti ai bordi mentre
scocca la freccia lucida che uccide
o perdersi nei gorghi della corsa
perchè a correre e a compiere il sorpasso
forse il tempo ci grazia e ci consola?

Ancora un anno. Un giro nel suo fondo.
Ancora la frontiera del solstizio. Il tempo
e i suoi miraggi. I miraggi e gli inganni.
Mi nego alla sua logica, al suo fiato
che non trattiene al fondo l'occhio nero
mentre il nemico insegue e già mi inchioda
(...)

[Giusi Verbaro - da Solstizio d'estate]

mercoledì 18 aprile 2007

Dovresti vedere di Domenico Brancale


Dovresti vedere
che cosa ho nello stomaco
I graffi delle strida
di quando ci mangiavamo
con gli occhi la terra
Non assomigliavo a me
Pure il volo di un falco
volevo essere
Pure una fucilata
piantata dentro al cuore
Da una parte c'è la vita
Dall'altra la morte

[Domenico Brancale - da Cani e Porci]

lunedì 16 aprile 2007

Si arriva sempre nella vita di qualcuno di Stefano Raimondi


Gli occhi guardano fissi dove
possono guardare. Dicono
cose che a saperle sanguinano.


Si arriva sempre nella vita di qualcuno:
in un punto a corto di saliva e ci si resta
per sentire le crepe scendere, spaccarsi
come una carezza furibonda da gridare.

I bambini trovano sempre una testa
mozzata in mezzo ai giochi e il sangue
lo inventano. Iniziano così gli spaventi
per caso, dentro le carezze.
E che si sappia quale buio resta nelle ceste.

[Stefano Raimondi- da Il cane di Giacometti]